A-B-C
Acufeni
L’acufene è una percezione sonora che viene avvertita, in assenza di uno stimolo uditivo esterno, all’interno di un orecchio (monolaterale), di entrambi (bilaterale). Può avere diverse forme (ronzio, fischio, fruscio, sibilo, suono complesso) e può essere continuo o intermittente, con variazione di volume e frequenza.
Le cause possono essere molteplici e a volte transitorie.
Mauro Tronti
Vice Presidente AMMI
Coclea
La coclea è situata nell’orecchio interno e costituisce la parte anteriore del labirinto. L’orecchio interno espleta una duplice attività: è un organo acustico che capta le vibrazioni sonore che arrivano all’orecchio esterno ma è anche un organo dell’equilibrio. La funzione della coclea riguarda l’aspetto acustico poiché trasmette le vibrazioni intercettate dal padiglione uditivo. È un canale membranoso scavato nell’osso temporale. Ha una lunghezza di circa 35 millimetri. Si avvolge su se stessa a formare una struttura a spirale. La membrana basilare e la membrana vestibolare suddividono il canale in senso longitudinale in tre sezioni: la scala vestibolare, la scala media e la scala timpanica. La scala media contiene un liquido chiamato endolinfa mentre le altre due contengono perilinfa.
Nella coclea l’Organo del Corti analizza le onde sonore. Quest’ultimo copre tutta la lunghezza della coclea ed è situato sulla membrana basilare. E’ formato dalle cellule ciliate interne ed esterne dell’epitelio sensoriale acustico.
Le onde sonore producono delle vibrazioni che nell’orecchio medio si trasmettono, in prossimità della finestra ovale, ai liquidi dell’orecchio interno, endolinfa e perilinfa. Le vibrazioni di questi liquidi a loro volta fanno oscillare la membrana basilare che va a comprimere le cellule ciliate dell’organo del Corti dando origine a impulsi nervosi che nel cervello si trasformeranno in suoni.
Mauro Tronti
Vice Presidente AMMI
Cortisone intratimpanico
Metodica con steroide inoculato tramite infiltrazione intratimpanica come primo approccio ai casi refrattari alla terapia medica, principalmente in quanto rappresenta un trattamento “conservativo”, sempre da preferirsi qualora il paziente non mostri chiari segni di compromissione funzionale, ed in quanto risulta essere corretto e accettabile sotto diversi punti di vista nella Malattia di Menière.
Mauro Tronti
Vice Presidente AMMI
D-E-F
Diuretici osmotici
Il diuretico osmotico inibisce il riassorbimento di sodio e dell’acqua, aumentante l’osmolarità del sangue e del filtrato renale. Gli esempi di questi agenti includono il glicerolo ed il mannitolo, che possono essere usati nel trattamento della Malattia di Menière.
Mauro Tronti
Vice Presidente AMMI
Endolinfa
Liquido limpido e trasparente contenuto nel labirinto membranoso dell’orecchio interno. Trasmettere le onde sonore ai recettori acustici dell’organo del Corti (vedi “coclea”).
Mauro Tronti
Vice Presidente AMMI
Fullness
Detto anche ovattamento auricolare, corrisponde a una sensazione soggettiva di pienezza auricolare che interessa uno o entrambe le orecchie. Pur associandosi spesso a una alterazione o a una riduzione della capacità uditiva, il fullness e il calo uditivo rimangono due fenomeni diversi.
Mauro Tronti
Vice Presidente AMMI
G-H-I
Gentamina intratimpanica
Di norma la gentamicina è un antibiotico che viene utilizzato per la cura delle infezioni da batteri.
L’iniezione intratimpanica di gentamicina sfrutta l’effetto ototossico di questo farmaco per provocare una ablazione chimica del labirinto, rappresenta un trattamento per la Malattia di Menière.
Il più importante effetto collaterale di questa terapia è costituito dall’ipoacusia neurosensoriale per lo più sulle frequenze acute che potrebbe indurre alla morte delle cellule ciliate.
Mauro Tronti
Vice Presidente AMMI
Idrope
L’idrope è un problema che coinvolge il liquido contenuto nel labirinto dell’orecchio interno. L’aumento del volume del liquido produce a sua volta un aumento della pressione dell’orecchio causando disturbi sia a livello di equilibrio che di udito.
In caso di variazioni minime di pressione l’orecchio riesce a regolarle attraverso il sacco endolinfatico. Se le variazioni sono notevoli si innescano conseguenze sintomatologiche, le vertigini e l’ipoacusia. Di norma l’idrope colpisce un solo orecchio.
Mauro Tronti
Vice Presidente AMMI
L-M-N
Mannitolo
Il mannitolo è un carboidrato semplice appartenente alla categoria dei polialcoliesaidrici che si comporta come un diuretico osmotico, cioè aumenta il volume delle urine. Non agisce su un punto specifico del rene. Si concentra negli spazi intercellulari e, pertanto, provoca la perdita di acqua da parte delle cellule. I fluidi così accumulati vengono eliminati sotto forma di urine.
Mauro Tronti
Vice Presidente AMMI
O-P-Q
Orecchio
L’organo dell’orecchio è suddiviso in tre parti:
orecchio esterno (formato dal padiglione auricolare, costituito da cute e cartilagine, e dal condotto uditivo esterno), che svolge la funzione di raccogliere le onde sonore;
orecchio medio (piccola cavità posta tra il timpano e l’orecchio interno), incaricato di ricevere e di trasmettere le vibrazioni prodotte dalle onde sonore all’orecchio interno;
orecchio interno (apparato vestibolare e coclea), il quale, oltre a trasmettere gli stimoli derivanti dalle vibrazioni all’encefalo, regola il senso dell’equilibrio.
Mauro Tronti
Vice Presidente AMMI
Otoliti
Gli otoliti sono degli agglomerati di ossalato e carbonato di calcio somiglianti a dei minuscoli sassolini. Si trovano nell’endolinfa dell’orecchio interno. Contribuiscono a mantenere l’equilibrio e, dallo spostamento della testa, trasmettono il senso di accelerazione agli organi del sistema vestibolare.
Gli otoliti si possono distaccare dalla loro sede naturale innestando una vertigine posizionale parossistica benigna (o vertigine da distacco di otoliti).
Mauro Tronti
Vice Presidente AMMI
Perilinfa
Liquido contenuto nell’orecchio interno. In particolare è compreso tra il labirinto osseo e il labirinto membranoso che contiene l’endolinfa. Le vibrazioni acustiche, dopo essere state raccolte dalla membrana del timpano, tramite la catena degli ossicini vengono trasmesse alla perilinfa e da quest’ultima all’endolinfa che a sua volta la trasmette alle strutture nervose incaricate della ricezione di questi stimoli.
Mauro Tronti
Vice Presidente AMMI
R-S-T
Recruitment uditivo
È una distorsione percettiva nella discriminazione dell’intensità di un suono che si verifica nell’ipoacusia neurosensoriale a sede cocleare (Malattia di Menière).
Mauro Tronti
Vice Presidente AMMI
Sacculo
Insieme all’utricolo, è uno dei due organi otolitici che si trovano nell’orecchio interno dei vertebrati. Costituisce una dilatazione del labirinto membranoso e contiene endolinfa.
Il compito del sacculo è di portare informazioni ai nuclei vestibolari riguardo ai movimenti che si hanno sul piano verticale.
Mauro Tronti
Vice Presidente AMMI
Sindrome
Dal greco Syn-dromos “correre insieme”, indica un insieme di sintomi che possono essere provocati da cause diverse ma che ricorrono insieme.
Tali sintomi non sono necessariamente collegati a una sola malattia e spesso non se ne conoscono le precise cause di origine (eziologia sconosciuta o misconosciuta).
Mauro Tronti
Vice Presidente AMMI
Tinnito
Sinonimo di acufene (vedi acufene).
Mauro Tronti
Vice Presidente AMMI
Tumarkin (crisi otolitiche)
Descritte occasionalmente nella fase tardiva della Malattia di Menière, sono delle crisi che durano pochissimi secondi e possono verificarsi con violente sensazioni di spinta lineare che proiettano il paziente per terra, verso l’avanti o all’indietro (catastrofe otolitica di Tumarkin). Non sono precedute da alcun segno premonitore e, a volte, causano severi traumatismi.
Mauro Tronti
Vice Presidente AMMI
U-V-Z
Utricolo
È una piccola vescicola tondeggiante che insieme al sacculo e ai canali semicircolari fa parte delle formazioni del labirinto membranoso dell’orecchio interno. L’utricolo, e in particolare la macula utricolare al suo interno, fa parte dell’apparato vestibolare incaricato di governare il senso dell’equilibrio e le sensazioni di movimento.
Mauro Tronti
Vice Presidente AMMI
Vertigine
La vertigine è una errata sensazione rotatoria di movimento dell’ambiente circostante.
Le vertigini possono essere provocate da un problema dell’apparato vestibolare dell’orecchio interno (vertigini periferiche), o da un problema localizzato nell’encefalo (vertigini centrali).
Mauro Tronti
Vice Presidente AMMI