La Dizziness Posturale-Percettiva Persistente (DPPP) è una sindrome che si colloca nel difficile
ma affascinante ambito delle interazioni fra psiche ed equilibrio. Il grande merito degli Autori risiede nell’aver descritto e codificato una sindrome che consente di inquadrare un gran numero di pazienti che
precedentemente erano inquadrati nel termine generico di “vertigine psicogenica” oppure non
ricevevano una diagnosi o erano catalogati sotto entità poco credibili come la vertigine cervicale. Leggi tutto
Gli apparecchi acustici aiutano non solo l’udito degli anziani, ma anche l’equilibrio riducendone il rischio di cadute, problema frequente e con ricadute notevoli in tarda età.
E’ quanto dimostra uno studio sulla rivista specializzata The Laryngoscope condotto da Timothy Hullar della Washington University School of Medicine a St. Louis. Gli esperti hanno coinvolto un gruppo di 77enni che indossava da alcuni mesi degli apparecchi acustici per problemi di udito e lo hanno sottoposto ad una serie di test dell’equilibrio utilizzando una pedana. Hanno chiesto loro di ripetere due volte ciascuno due test; il primo consisteva nel rimanere in equilibrio ad occhi chiusi sulla pedana normalmente in piedi, nel secondo l’anziano doveva stare con un piede davanti l’altro in una posizione più instabile.
Per ciascuno dei due test, alla prima prova gli over-65 potevano indossare il loro apparecchio acustico, alla seconda no.
Ebbene, il loro equilibrio risultava migliore (rimanevano in equilibrio mediamente quasi il doppio del tempo) quando indossavano l’apparecchio acustico che non quando non lo indossavano.
Sembra che gli anziani usino l’informazione sonora che ottengono grazie all’apparecchio acustico come punto di riferimento nello spazio per aiutarsi a mantenere l’equilibrio.
E’ come usare gli occhi per vedere dove sei in un ambiente: se si cammina al buio si tende ad oscillare perché manca il riferimento visivo.
L’udito è fondamentale nel determinare la percezione che abbiamo di noi stessi. Una scoperta che potrebbe essere usata per migliorare il rapporto che le persone hanno con il loro corpo. Leggi tutto
L’equilibrio non è un senso scontato. Il suo compito più evidente è permettere al corpo di stare bilanciato sul suo centro di massa, a volte anche in condizioni difficili; per esempio su una fune, su una palla, o in piedi su un cavallo al trotto. Ma alla base di questa capacità c’è quella, cruciale per qualsiasi attività, di percepire la posizione di ogni muscolo e muoversi di conseguenza, in modo armonico ed efficace, evitando sbilanciamenti e ottimizzando le energie. Leggi tutto
La presenza di patologie quali aterosclerosi, diabete e vasculiti è causa di disfunzione endoteliale e attivazione di fenomeni protrombotici. L’orecchio interno è caratterizzato da un metabolismo ad elevato consumo energetico che richiede un regolare e adeguato apporto di ossigeno, garantito da una fine regolazione del flusso cerebro-vascolare, a cui partecipano meccanismi endotelio-dipendenti mediati dall’interfaccia del glicocalice del microcircolo cocleo-vestibolare. Il danno endoteliale indotto dalla degradazione del glicocalice di GAGs altera profondamente il meccanismo di autoregolazione del microcircolo….Leggi tutto
Accettare la malattia e trovare la formula migliore per una naturale, seppur forzata, convivenza è un sfida possibile e al contempo non semplice. Far la conoscenza di tanti altri malati aiuta a scoprire un orizzonte di opportunità ed esperienze, al tempo stesso sono molti i malati che nella difficoltà della sfida di cui sopra, preferiscono il silenzio e l’anonimato pur avendo la stessa fame e necessità di confronto e di informazioni. Comprendiamo che uno strumento come Face Book che l’AMMI usa quotidianamente come supporto immediato, non rappresenta sempre il mezzo più idoneo soprattutto nella fase iniziale della malattia, di conseguenza e con il desiderio di aiutare quanti più amici possiamo, abbiamo apportato una importante novità sulla main page del sito della nostra associazione: con il tasto HELP un amico, o un nuovo amico malato, potrà comunicare nell’assoluto anonimato per condividere i propri pensieri, timori, esperienze e ovviamente richieste. I volontari della associazione nel completo rispetto della persona e delle regole che guidano l’operato della nostra Onlus, risponderanno seguendo quel comportamento che ha sempre contraddistinto il loro modo e intenzione di aiuto, supporto e compassione.
Un caro saluto
I volontari AMMI Onlus
Entrambe le principali classi di acidi grassi polinsaturi (sia gli omega-3 ma anche gli omega-6) sono associate a una significativa riduzione del rischio coronarico; cadrebbe così l’ipotesi che l’apporto corretto di questi acidi grassi debba essere calcolato con l’obiettivo di tenere il più basso possibile il rapporto omega-6/omega-3. Leggi tutto
Migliorare i sintomi facilitando il contagio? È proprio questo ciò che farebbero i farmaci contro l’influenza. Abbassare la febbre rende il virus più capace di diffondersi….Leggi tutto
L’eccesso di sodio è in agguato non solo a tavola, ma anche nell’armadietto dei farmaci. Il sale da cucina non è infatti l’unica possibile fonte di questa molecola pericolosa per la salute cardiovascolare, che si trova in abbondanza anche in alcuni farmaci. In particolare, un gruppo di ricercatori britannici punta il dito contro i medicinali in formulazione effervescente, che minacciano la salute di cuore e arterie con le dosi di bicarbonato di sodio che portano insieme ai loro principi attivi. I loro dubbi sono supportati dai risultati di uno studio che ha previsto il monitoraggio della salute di 1,2 milioni di pazienti per una media di più di 7 anni. Tenendo in considerazione gli altri fattori di rischio per i problemi cardiovascolari, come il fumo, varie malattie croniche e l’assunzione di alcol, i ricercatori dell’Università di Dundee (Scozia) e dell’University College di Londra hanno stimato in un 16% l’aumento del rischio di infarto, ictus o disturbi vascolari fatali corso da chi assume farmaci effervescenti rispetto ai pazienti che scelgono altre formulazioni. Non solo, i dati raccolti hanno svelato che i medicinali ad alto contenuto di bicarbonato di sodio aumentano del 28% la probabilità di morire per qualsiasi causa e ad una probabilità 7 volte maggiore di sviluppare problemi di pressione alta. Sulla base di queste stime Jacob George, primo autore dello studio, ha sottolineato l’importanza che i pazienti siano avvisati dei potenziali pericoli associati alla scelta di un farmaco effervescente. Allo stesso modo secondo il ricercatore i medici dovrebbero prescrivere queste formulazioni “con cautela, solo se i benefici percepiti superano i rischi”. “Ci sono molti pazienti che hanno bisogno di utilizzare queste formulazioni, ad esempio chi ha difficoltà a deglutire compresse grosse – ha ammesso George – Ma quello che vorremmo è che i pazienti possano prendere decisioni informate con l’aiuto del loro medico”. http://www.bmj.com/content/347/bmj.f6954
Uno studio della Science University di Portland, Oregon, pubblicato sul The Faseb Journal, ha sviluppato, indagando sui problemi di udito legati al forte rumore, un composto che potrebbe prevenire la perdita della funzione. In seguito al rumore eccessivo, possono verificarsi diversi problemi, che vanno dall’insensibilita’ ai suoni agli acufeni, e gli scienziati hanno studiato i meccanismi molecolari che si celano dietro questi processi. I risultati hanno mostrato che il rumore eccessivo attiva alcune cellule nell’orecchio causando il loro distacco e danneggiando la barriera ematica. L’iniezione di una singola dose di proteina Pedf, pigment epithelium-derived factor, prima dell’esposizione al rumore ha tuttavia fornito una buona copertura della parete capillare, attenuando i disturbi indotti dall’esposizione al rumore, causando cambiamenti nei melanociti situati nell’orecchio interno.
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